La Cucina ThailandeseLa cucina thailandese fonde diversi elementi della tradizione culinaria del sud est asiatico e pone l'accento su piatti leggeri preparati con forti ingredienti aromatici. Il piccante della cucina tailandese è ben noto. La cucina tailandese è conosciuta per il suo equilibrio dei quattro sensi fondamentali del gusto di ogni piatto o all’interno dell’intero pasto: acido, dolce, salato e amaro.
In qualità di esperto riconosciuto della cucina tailandese, David Thompson, spiega in un'intervista: "Il cibo thailandese si basa sulla capacità di mescolare i più disparati ingredienti per creare un piatto armonioso. Non si tratta, infatti, di un miscuglio di sapori, come pensano molti occidentali, ma, al contrario, di una vera e propria ricerca del gusto”. La cucina thailandese è l’insieme di quattro cucine regionali corrispondenti alle quattro principali regioni del paese: la cucina del Nord, del Nordest, quella Centrale e quella Meridionale. Oltre a queste quattro cucine regionali, vi è anche la Thai Royal Cuisine, la cui storia risale al regno Ayutthaya (1351-1767 dC). La cucina thailandese e le tradizioni culinarie dei paesi confinanti si sono reciprocamente influenzati l'un l'altro nel corso dei secoli, condividendo cambiamenti sociali, culturali, climatici e geografici. A sud del paese si usa molto il latte di cocco e la curcuma, mentre i piatti del nord-est spesso includono succo di lime. La cucina del nord-est è simile alla cucina del sud del Laos mentre la cucina del nord ha piatti in comune con il nord del Laos e la Birmania. Molti piatti popolari sono in realtà di origine cinese, introdotti in Thailandia principalmente dal popolo Teochew (etnia cinese trasferitasi in diverse zone dell’Asia tra cui la Thailandia). I cinesi hanno inoltre introdotto l'utilizzo del wok per la cottura, la tecnica della frittura i noodles, la salsa di ostriche e diversi prodotti di soia. Ci sono anche influenze tipiche della cucina indiana e persiana. La cucina thailandese è diventata nota in tutto il mondo a partire dal 1960, quando la Thailandia divenne meta di turismo internazionale e le truppe americane arrivarono in gran numero durante il periodo della guerra del Vietnam. Per capire quanto sia stata apprezzata basti pensare alla crescita smisurata dei ristoranti thailandesi nelle capitali del mondo occidentale. Un sondaggio effettuato nel 2003 dalla Kellogg School of Management e Sasin Institute ha dimostrato la fama e l’apprezzamento che la cucina tailandese ha riscosso nelle interviste tra le persone comuni, classificandosi al 6° posto dopo la cucina italiana, francese, cinese, indiana e giapponese. Tradizionalmente il cibo è consumato stando seduti su stuoie o tappeti sul pavimento. I tavoli e le sedie sono stati introdotti durante il regno di re Mongkut, Rama IV. L'uso di forchette e cucchiai sono stati introdotti dal re Chulalongkorn dopo il suo ritorno da un tour in Europa nel 1897. La forchetta, tenuta nella mano sinistra, viene usata per spingere il cibo nel cucchiaio. Il cucchiaio è quindi portato alla bocca. Un cucchiaio di ceramica è usato per la zuppa. I coltelli non sono generalmente utilizzati a tavola. Le bacchette sono utensili “stranieri” in Thailandia, poiché le persone mangiavano con le mani come il popolo indiano. Oggi vengono utilizzate per mangiare i noodles importati dai cinesi…. o non vengono utilizzati affatto. La cucina thailandese, nel suo complesso, è estremamente varia. Diversi sono gli ingredienti utilizzati nelle varie regioni del paese così come sono diverse le modalità di preparazione dei cibi. Questo è dovuto alla diversità geofisica del paese. Nel nord del paese siamo praticamente ai piedi dell’Himalaya, a nord-est c’è un grande altopiano, e a sud troviamo foreste pluviali e isole… per non parlare degli oltre 40 gruppi etnici distinti, ciascuno con la propria cultura e lingua. I piatti thailandesi sono noti per il loro uso di erbe e spezie fresche (non essiccate). Le erbe comuni includono coriandolo, citronella, basilico e menta thailandese. Alcuni altri sapori comuni vengono dallo zenzero, dal galangal, dalla curcuma, dall’aglio, dai semi di soia, dallo scalogno, dal pepe bianco e nero, dal tamarindo, dal lime, e, naturalmente, dal peperoncino. Il riso è un fondamento della cucina thailandese come nella maggior parte delle cucine asiatiche. Il pregiato e profumanto riso jasmine è proprio di questa terra. Cresce in abbondanza nel mosaico verde di risaie delle pianure centrali. I noodles sono altrettanto popolari ma di solito vengono serviti come un piatto unico. Altri ingredienti tipici sono delle melanzane molto piccole (Makhuea), una specie di pisello (Makhuea Phuang), dei fagiolini lunghi (thua FAK yao), un sostituto del broccolo (khana), germogli di soia, germogli di bambù, pomodori, cetrioli, cavolo cinese, patate, alcuni tipi di zucca etc etc. La frutta è una parte importante della dieta thailandese ed è normalmente servita dopo il pasto. Tra i più noti troviamo il rambutan, litchi, papaia, durian, mango etc etc. |